![]() |
Da Pixabay |
L'emergenza non è ancora passata, ci vorrà altro tempo.
Che fare? Innanzitutto attenersi alle disposizioni che danno le autorità sanitarie esperte specializzate in questo ambito.
Si tratta di un virus come sapete.
I virus sono microrganismi acellulari piccolissimi e strutturalmente molto semplici, costituiti da una catena di DNA o RNA, racchiusa in un involucro proteico protettivo detto Capside, quindi sono privi delle tipiche strutture cellulari. Sono dei parassiti obbligati intracellulari e per riprodursi hanno bisogno di invadere una cellula ospite e sfruttarne i meccanismi replicativi.
Nel caso dei coronavirus si tratta di un virus a RNA quindi soggetto a mutare molto più facilmente di quelli a DNA. Possono anche saltare dagli animali all'uomo in certe condizioni di promiscuità ed è quello che è successo. Le epidemie da coronavirus sono frequenti e anche gravi negli animali.
Negli umani determina principalmente il raffreddore ma anche malattie più gravi. Recentemente sono emerse due pandemie di coronovirus che hanno causata un'alta mortalità negli umani: la Severe acute respiratory syndrome coronavirus (SARS-CoV) nel 2003 SARS-CoV pandemic che ha infettato 8500 persone e ucciso 800 e uha avuto n costo di bilioni di dollari e la Middle East respiratory syndrome (MERS-CoV) nel 2012 che indicano come i coronavirus possono a volte diventare terribili e determinare pandemie.
La prima difesa è il nostro sistema di vita
La paura mina il sistema immunitario e questa è l’ultima cosa di cui ha bisogno per far fronte a una infezione qualunque essa sia.
Ma anche, i ritmi di vita alterati minano il sistema immunitario e qui parlo da cronobiologo che è il mio campo di ricerca, non rispettarli altera l’armonia dei ritmi e il sistema immunitario che è controllato dall’orologio circadiano (più attivo in certe ore meno in altre ) e se creano alterazioni della struttura armonica (cronodistruzione) si “sballa" tutta la risposta immunitaria.
Essere attivi di giorno, non mangiare di notte, non vivere perennemente depressi o infelici e senza scopo nella vita: tutto cio è stato dimostrato mina il sistema immunitario. (Hanno addiritttura fatto esperimenti di modifica dei geni che regolano il tempo ottenendo la distruzione della risposta immunitaria).
Non dimenticare le precauzioni di base
Alcuni dicono "No problem - It's minor", altri parlano di catastrofe. Non voglio io entrare nel gioco delle speculazioni e delle polemiche, e invito, insisto, a seguire le informazioni, i consigli e a attenervi strettamente alle decisioni prese da esperti, dalle autorità governative e di salute pubblica.
In ogni caso bisogna seguire appropriate misure di igiene un appropriato protocollo precauzionale ben noto: lavarsi bene le mani, mantenere una distanza di sicurezza (le goccioline dello sputo arrivano fino a un metro di distanza) e non parlare quindi vicino alle persone. Anche proteggersi la bocca e il naso con un fazzoletto o mascherina è utile.
Ma anche non fumare, rimanere in quarentena (ma per quanto non c’è accordo sulla durata secondo il Lancet bisogna stare in quarentena almeno 24 giorni mentre altri dicono un mese, chi altre durate).
sarebbe peccato non ricordarsi anche che c’è una prevenzione che possiamo fare.
Migliorare la salute generale migliora le difese
Migliorare globalmente la salute migliora le difese. Tutti gli antiossidanti sono utili perché riducono lo stress ossidativo delle cellule, in una recente intervista Jean Luc Montagner premio Nobel della medicina nel 2008 per la scoperta dell virus HIV ha dichiarato recentemente utilità del glutatione nel combattere il coronavirus, anche se è soprattutto il fegato a usarlo nei processi di detoxificazione e come antiossidante. Ma è ovvio che, in generale, se stiamo meglio ci difendiamo meglio !
Ma torniamo al coronavirus
Ecco i dati del sistema medico francese (le quotidien du medecin del 7 marzo)
La durée d’incubation du virus est de 2 à 14 jours (en moyenne 3 à 7 jours). Des publications suggèrent que cette période pourrait être supérieure à 14 jours, mais le niveau de preuve est jugé insuffisant à ce jour.
Les premiers signes cliniques sont: toux, fièvre (supérieure à 38°), fatigue, dyspnée, anorexie, rhinorrhée, myalgies, céphalées, pharyngite. D’autres signes peuvent apparaître comme vomissements, diarrhée, céphalées, vertiges, conjonctivite. Les données épidémiologiques mettent en lumière un spectre clinique de l’infection étendu, allant de formes asymptomatiques jusqu’aux formes graves avec décès. La symptomatologie respiratoire reste au premier plan. Les formes sévères représentent 13 à 17 % et la létalité est de 2 à 3 % des cas déclarés en Chine.
In particolare gli anziani sono più vulnerabili perché sopportano meno una riduzione di ossigeno ma anche gli asmatici, i fumatori i portatori di varie patologie...
Se guardiamo le cifre della nave da crociera Diamond Princess. Tra gli infettati da coronavirus covid19
1) Le persone di età tra i 70 à 80 anni hanno un rischio di morire de l0,5 % (1 mort sur 228 personnes infectées)
2) Gli ottantenni (80 à 90 ans) hanno un rischio di morire del 10 % (5 morts sur 52) ! Del resto l’influenza ha ucciso nello scorso anno 250.000 persone nel mondo in un anno.
Ecco perchè è importante proteggersi .. con serenità senza panico ma anche con serietà.
Attente ai ritmi biologici
Perché il nostro sistema immunitario funzioni al meglio, ripeto, occorre ricordarsi che è comandato e sincronizzato al ritmo di vita e che se noi lo alteriamo in modo significativo perde la sincronizzazione anche la risposta immunitaria e di conseguenza la rendiamo meno efficace.
Insisto quindi: non alterare i ritmi biologici ( cioè ricordarsi che siamo animali diurni dobbiamo mangiare solo di giorno e dormire di notte e non mangiare di notte)
Tra l'altro i coronovirus hanno molti meccanismi attraverso i quali evadono la risposta immunitaria dell’ospite ed è stato suggerito che questo meccanismo di evasione del sistema immunitario contribuisca alla gravità della malattia.
Un meccansimo delle cellule che deve segnalare e mettere in atto la risposta antivirale è chiamato STING, stimulator of interferon genes. Cioè per arrivare a una infezione seria i virus devono evadere il sistema di riconoscimento innato del nostro sistema immunitario, il sistema di segnalazione STING funziona come un adattatore nel sentire i molti virus a RNA positivi e attivare la cellula infettata contro di loro. SARS coronavirus and human coronavirus NL63, inibiscono questo meccanismo (disrupt K63-linked polyubiquitination and dimerisation of STING ). Non so se anche il Covid 19 usa questo sistema ma è molto probabile.
Come si diffonde il coronavirus
Si sa che il coronaviruses si diffonde da persona a persona attraverso l’aria , lo starnuto, la tosse e la saliva, e le feci Il virus entra nelle cellule attraverso delle vescicole chiamate endosomi, all’interno rilascia il suo RNA e attiva i meccanismi della cellula infettata in modo da produrre più proteine virali.
Il coronavirus possiede degli enzimi - proteasi papain-like protease (PLpro) and 3-chymotripsin-like protease (3CLpro) - essenziali per la sua replicazione ma queste proteasi oltre a servire alla replicazione virale hanno anche la funzione di evadere la riposta immunitaria innata delle cellule stesse.
Queste proteasi sembrano interessanti come possibili target di farmaci antivirali perché essenziali alla replicazione del virus.
La quercitina e le sue fonti alimentari
Sono stati proposti dei rimedi fitoterapici come in grado di distruggere questo enzima e quindi di proteggere la capacità della cellula di difendersi contro il coronovirus, ma non pensiamo che questo sia sufficiente e credo fermamente nel soccorso della medicina nel salvare le vite. Tra questi rimedi il più citato è la quercitina che ha mostrato una efficiacia in vitro contro il coronavirus cinese.
(“The following herbal remedies that are suggested destroy the 3CL enzyme and thus protect the cell’s ability to protect itself against the coronavirus. The best for destroying the 3CL enzyme is quercetin and epigallocatechin gallate, which is found in green tea and green tea extract )
Le sostanze contro l’enzima 3CL si trovano anche nell’origano, aglio, zenzero, curcuma, scorza del limone, semi di lino e frutti del sambuco
La quercitina ha dimostrato al sua efficacia contro il virus Zika e Ebola e contro le infezioni polmonari.
E stata racommandata e Dr Michel Chrétien, esperto virologo alla televisione canadese come probabilmente attiva sul coronovirus.
In particolare alimenti particolarmente ricchi di quercetina sono:
le cipolle
il cappero (è la pianta che ne contiene la maggior quantità rispetto al peso),
il levistico
l'uva rossa e il vino rosso,
la cipolla rossa,
il tè verde,
il mirtillo,
la mela,
la propoli,
il sedano.
Tra gli altri integratori ricordiamo la propoli ha dato buoni risultati ma attenzione alle allergie, molte persone sono allergiche alla propoli
Le vitamine aiutano ad aumentare le difese immunitarie
Aumentare le difese immunitarie con le vitamine certamente non basta a fermare l'infezione ma è sicuramente uno buona cosa. La vitamina D uno studio dell’università del Colorado in case di riposo per anziani ha mostrato che un aumento di 3.000 UI de vitamine D al giorno basta a ridurre del 40% il rischio di infezione respiratorie!
La vitamina C sembra efficace per evitare le infezioni invernali in certi persone risulta efficace per peut être efficace chez certaines personnes pour éviter les infections hivernales.
La vitamina C non ha effetti tossici. Inoltre è anche interessante per contrastare l'ossidazione eccessiva nei polmoni (e dunque ridurre l’impatto negativo del fumo e dell’inquinamento atmosferico) e quindi è utile contro il coronavirus che causa appunto polmoniti.
La vitamina E è nota per rinforzare il sistema immunitario e gli anziani ne sono spesso in carenza ma bisogna fare attenzione agli isoformi con azioni opposta: l'alpha tocoferolo riduce la risposta infiammatoria specie nelle vie aeree e ha un’azione anti asma. Il gamma tocoferolo è invece pro infiammatorio
Le piante sintetizzano i vari isoformi a partire dalla clorofilla e dalla tirosina. È una vitamina molto utile alla salute dei polmoni a condizioni di scegliere tra gli isoformi [4].
Di fatto la maggior parte delle vitamine hanno un ruolo nella difesa contro le infezioni comprese anche le vitamine del gruppo A e B
Esistono poi delle sostanze in natura che sono note per il loro potere antivirale e sono gli oli essenziali, si potrebbe pensare a diffonderli negli ambienti, a metterli nel diffusore per respirarli la sera.
Gli oli essenziali sono stati molto usati in medicina e oggi studiati per il loro potere antinfiammatorio, ma sono anche antifungini, antimicrobici, analgesici, o antiossidanti.
È chiaro che parliamo di prevenzione mentre di fronte a una insufficienza respiratoria possiamo solo ringraziare la medicina moderna che ci permette di sopravvivere.
Comunque mi sono stati segnalati in particolare due oli essenziali:
L'olio essenziale di Laurus nobilis si è dimostrato attivo sulla SARS-CoV. I maggiori costituenti di questo olio sono beta-ocimene, 1,8-cineole, alpha-pinene, e beta-pinene
Inoltre l’olio essenziale di Raventsara (Cinnamonum camphora del Madagascar), anch'essa della famiglia delle lauracee e pure ottimo proprio contro i virus dell'epatite, dell’influenza, herpes, mononucleosi e con uno speciale tropismo per le vie respiratorie.
Questi oli si assorbono attraverso la pelle e vanno quindi fatti assorbire dove la pelle è più sottile: i polsi, il palmo delle mani o dei piedi, dietro le orecchie o anche inalati più volte al giorno