Informazioni personali

Aree mediche di interesse Medico specialista in Ginecologia e Ostetricia. Le mie aree di interesse sono: • Ginecologia endocrinologica: cicli irregolari, iperprolattinemia, patologie da stress, policistosi ovarica, correlazione con altri problemi endocrini, disturbi del sonno • Infertilità: approccio globale, dalla micronutrizione ai problemi endocrini • Patologia della gravidanza: problemi tiroidei, diabete, ipertensione, ansia e stress, gestione del rischio di parto prematuro • Menopausa • Alimentazione • Psicosomatica • Anti aging: prevenzione delle patologie da invecchiamento • Cronobiologia e alterazione dei ritmi circadiani e mensili • Disturbi alimentari: anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione compulsiva • Disturbo da stress post traumatico (anche dopo il parto) • Fitoterapia (per approfondire leggi il mio curriculum completo)

mercoledì 25 marzo 2020

Difendersi dal Covid 19: la prevenzione è importante. Comportamenti corretti, ritmi di vita giusti, vitamine, quercitina e oli essenziali possono aiutare la nostra salute. Parliamone

Da Pixabay
Le mie pazienti continuano a chiedermi che fare  di fronte a questo virus SARS-CoV2, noto con il nome di  Covid 19 o ancor più a livello popolare come coronavirus.

L'emergenza non è ancora passata, ci vorrà altro tempo.

Che fare? Innanzitutto attenersi alle disposizioni che danno le autorità sanitarie esperte specializzate in questo ambito.

Si tratta di un virus come sapete. 

I virus sono microrganismi acellulari piccolissimi e strutturalmente molto semplici, costituiti da una catena di DNA o RNA, racchiusa in un involucro proteico protettivo detto Capside, quindi sono privi delle tipiche strutture cellulari. Sono dei parassiti obbligati intracellulari e per riprodursi hanno bisogno di invadere una cellula ospite e sfruttarne i meccanismi replicativi.

Nel caso dei coronavirus si tratta di un virus a RNA quindi soggetto a mutare molto più facilmente di quelli a DNA. Possono anche saltare dagli animali all'uomo in certe condizioni di promiscuità ed è quello che è successo. Le epidemie da coronavirus sono frequenti e anche gravi negli animali.

Negli umani determina  principalmente il raffreddore ma anche malattie più gravi. Recentemente sono emerse due pandemie di coronovirus che hanno causata un'alta mortalità negli umani: la Severe acute respiratory syndrome coronavirus (SARS-CoV) nel  2003 SARS-CoV pandemic che ha infettato 8500 persone e ucciso 800 e uha avuto n costo di bilioni di dollari  e la Middle East respiratory syndrome (MERS-CoV) nel  2012 che indicano come i coronavirus possono a volte diventare terribili  e determinare pandemie.


La prima difesa è il nostro sistema di vita 

La paura mina il sistema immunitario e questa è l’ultima cosa di cui  ha bisogno per far fronte a una infezione qualunque essa sia.

Ma anche, i ritmi di vita alterati minano il sistema immunitario e qui  parlo da cronobiologo che è il mio campo di ricerca, non rispettarli altera l’armonia dei ritmi  e il sistema immunitario che è controllato dall’orologio circadiano (più attivo in certe ore meno in altre ) e se creano alterazioni della  struttura armonica (cronodistruzione) si “sballa" tutta la risposta immunitaria.

Essere attivi di giorno, non mangiare di notte, non vivere perennemente depressi o infelici e senza scopo nella vita: tutto cio è stato dimostrato mina il sistema immunitario. (Hanno addiritttura fatto esperimenti di modifica dei geni che regolano il tempo ottenendo la distruzione della risposta immunitaria).


Non dimenticare le precauzioni di base

Alcuni dicono  "No problem - It's minor", altri parlano di catastrofe. Non voglio io entrare nel gioco delle speculazioni e delle polemiche, e invito, insisto, a seguire le informazioni, i consigli e a attenervi strettamente alle decisioni prese da esperti, dalle autorità governative e di salute pubblica.

In ogni caso bisogna seguire appropriate misure di igiene un appropriato protocollo precauzionale ben noto: lavarsi bene le mani, mantenere una distanza di sicurezza (le goccioline dello sputo  arrivano fino a un metro di distanza) e non parlare quindi vicino alle persone. Anche proteggersi la bocca e il naso con un fazzoletto o mascherina è utile.

Ma anche non fumare, rimanere in quarentena (ma per quanto non c’è accordo sulla durata secondo il Lancet bisogna stare in quarentena almeno 24 giorni mentre altri dicono un mese, chi altre durate).
sarebbe peccato non  ricordarsi anche che c’è una prevenzione che possiamo fare.


Migliorare la salute generale migliora le difese

Migliorare globalmente la salute migliora le difese. Tutti gli antiossidanti sono utili perché riducono lo stress ossidativo delle cellule, in una recente intervista Jean Luc Montagner premio Nobel della medicina nel 2008 per la scoperta dell virus  HIV ha dichiarato recentemente utilità del glutatione nel combattere il coronavirus, anche se è soprattutto il fegato a usarlo nei processi di detoxificazione e come antiossidante. Ma è ovvio che, in generale, se stiamo meglio ci difendiamo meglio !


Ma torniamo al coronavirus

Ecco i dati del sistema medico francese (le quotidien du medecin del 7 marzo)

La durée d’incubation du virus est de 2 à 14 jours (en moyenne 3 à 7 jours). Des publications suggèrent que cette période pourrait être supérieure à 14 jours, mais le niveau de preuve est jugé insuffisant à ce jour.

Les premiers signes cliniques sont: toux, fièvre (supérieure à 38°), fatigue, dyspnée, anorexie, rhinorrhée, myalgies, céphalées, pharyngite. D’autres signes peuvent apparaître comme vomissements, diarrhée, céphalées, vertiges, conjonctivite. Les données épidémiologiques mettent en lumière un spectre clinique de l’infection étendu, allant de formes asymptomatiques jusqu’aux formes graves avec décès. La symptomatologie respiratoire reste au premier plan. Les formes sévères représentent 13 à 17 % et la létalité est de 2 à 3 % des cas déclarés en Chine.

In particolare gli anziani sono più vulnerabili perché sopportano meno una riduzione di ossigeno ma anche gli asmatici, i fumatori i portatori di varie patologie...

Se guardiamo le cifre della nave da crociera Diamond Princess. Tra gli infettati da coronavirus  covid19

1) Le persone di età tra i 70 à 80 anni  hanno un rischio di morire  de l0,5 % (1 mort sur 228 personnes infectées)

2) Gli ottantenni  (80 à 90 ans) hanno un rischio di morire  del 10 % (5 morts sur 52) !  Del resto l’influenza ha ucciso nello scorso anno 250.000 persone nel mondo in un anno.

Ecco perchè è importante proteggersi .. con serenità senza panico ma anche con serietà.


Attente ai ritmi biologici

Perché il nostro sistema immunitario funzioni al meglio, ripeto, occorre ricordarsi che è comandato e sincronizzato al ritmo di vita e che se noi lo alteriamo in modo significativo perde la sincronizzazione anche la risposta immunitaria e di conseguenza la rendiamo meno efficace.

Insisto quindi: non alterare i ritmi biologici ( cioè ricordarsi che siamo animali diurni dobbiamo mangiare solo di giorno e dormire di notte  e non mangiare di notte)

Tra l'altro i coronovirus hanno molti meccanismi attraverso i quali evadono la risposta immunitaria dell’ospite ed è stato suggerito che questo meccanismo di evasione del sistema immunitario contribuisca alla gravità della malattia.

Un meccansimo delle cellule che deve segnalare e mettere in atto la risposta antivirale è chiamato STING, stimulator of interferon genes. Cioè per arrivare a una infezione seria i virus devono evadere il sistema di riconoscimento innato del nostro sistema immunitario, il sistema di segnalazione STING funziona come un adattatore nel sentire i molti virus a RNA positivi  e attivare la cellula infettata contro di loro. SARS coronavirus and human coronavirus NL63, inibiscono questo meccanismo (disrupt K63-linked polyubiquitination and dimerisation of STING ). Non so se anche il Covid 19 usa questo sistema ma è molto probabile.


Come si diffonde il coronavirus

Si sa che il coronaviruses si diffonde da persona a persona attraverso l’aria , lo starnuto, la tosse e la saliva, e le feci  Il virus entra nelle cellule attraverso delle vescicole chiamate endosomi, all’interno rilascia il suo RNA e attiva i meccanismi della cellula infettata in modo da produrre più proteine virali.

Il  coronavirus possiede degli enzimi  - proteasi papain-like protease (PLpro) and 3-chymotripsin-like protease (3CLpro) - essenziali per la sua replicazione ma queste proteasi oltre a servire alla replicazione virale hanno anche la funzione di evadere la riposta immunitaria innata delle cellule stesse.

Queste proteasi sembrano interessanti come possibili target di farmaci antivirali perché essenziali alla replicazione del virus.


La quercitina e le sue fonti alimentari

Sono stati proposti dei rimedi fitoterapici come in grado di distruggere questo enzima e quindi di proteggere la capacità della cellula di difendersi contro il coronovirus, ma non pensiamo che questo sia sufficiente e credo fermamente nel soccorso della medicina nel salvare le vite. Tra questi rimedi il più citato è  la quercitina  che ha mostrato  una efficiacia in vitro contro il coronavirus cinese.

(“The following herbal remedies that are suggested destroy the 3CL enzyme and thus protect the cell’s ability to protect itself against the coronavirus. The best for destroying the 3CL enzyme is quercetin  and epigallocatechin gallate, which is found in green tea and green tea extract  )

Le sostanze contro l’enzima 3CL si trovano anche nell’origano, aglio, zenzero, curcuma, scorza del limone, semi di lino e frutti del sambuco 

La quercitina ha dimostrato al sua efficacia contro il virus Zika e Ebola  e contro le infezioni polmonari.

E stata racommandata e Dr Michel Chrétien, esperto virologo alla televisione canadese come probabilmente attiva sul coronovirus.

In particolare alimenti particolarmente ricchi di quercetina sono:

le cipolle
il cappero (è la pianta che ne contiene la maggior quantità rispetto al peso),
il levistico
l'uva rossa e il vino rosso,
la cipolla rossa,
il tè verde,
il mirtillo,
la mela,
la propoli,
il sedano.

Tra gli altri integratori ricordiamo la propoli ha dato buoni risultati ma attenzione alle allergie, molte persone sono allergiche alla propoli

Le vitamine aiutano ad aumentare le difese immunitarie

Aumentare le difese immunitarie con le vitamine certamente non basta a fermare l'infezione ma è sicuramente uno buona cosa. La vitamina D uno studio dell’università del Colorado in case di riposo per anziani ha mostrato che un aumento di 3.000 UI de vitamine D al giorno basta a ridurre del 40%  il rischio di infezione respiratorie!

La vitamina C sembra efficace per evitare le infezioni invernali  in certi persone risulta efficace per peut être efficace chez certaines personnes pour éviter  les infections hivernales.

La vitamina C non ha effetti tossici. Inoltre è anche interessante per contrastare l'ossidazione eccessiva nei polmoni (e dunque ridurre l’impatto negativo del fumo e dell’inquinamento atmosferico) e quindi è utile contro il coronavirus che causa appunto polmoniti.

La vitamina E è nota per rinforzare il sistema immunitario e gli anziani ne sono spesso in carenza  ma bisogna fare attenzione agli isoformi con azioni opposta: l'alpha  tocoferolo  riduce la risposta infiammatoria specie nelle  vie aeree e ha un’azione anti asma. Il gamma tocoferolo è invece pro infiammatorio
Le piante sintetizzano i vari isoformi a partire dalla clorofilla e dalla tirosina. È una vitamina molto utile alla salute dei polmoni a condizioni di scegliere tra gli isoformi  [4].

Di fatto la maggior parte delle vitamine hanno un ruolo nella difesa contro le infezioni  comprese anche le vitamine del gruppo A e B

Esistono poi delle sostanze in natura che sono note per il loro potere antivirale e sono gli oli essenziali, si potrebbe pensare a diffonderli negli ambienti, a metterli nel diffusore per respirarli la sera.

Gli oli essenziali sono stati molto usati in medicina e oggi studiati per il loro potere antinfiammatorio, ma sono anche antifungini, antimicrobici, analgesici, o antiossidanti.

È chiaro che parliamo di prevenzione mentre di fronte a una insufficienza respiratoria possiamo solo ringraziare la medicina moderna che ci permette di sopravvivere.

Comunque mi sono stati segnalati in particolare due oli essenziali:

L'olio essenziale di Laurus nobilis si è dimostrato attivo sulla SARS-CoV.  I maggiori costituenti di questo olio sono beta-ocimene, 1,8-cineole, alpha-pinene, e beta-pinene

Inoltre l’olio essenziale di Raventsara (Cinnamonum camphora del Madagascar), anch'essa della famiglia delle lauracee e pure ottimo proprio contro i virus dell'epatite, dell’influenza, herpes, mononucleosi e con uno speciale tropismo per le vie respiratorie.

Questi oli si assorbono attraverso la pelle e vanno quindi fatti assorbire dove la pelle è più sottile: i polsi, il palmo delle mani o dei piedi, dietro le orecchie o anche inalati più volte al giorno



mercoledì 18 marzo 2020

Lettera dalla Francia. Notizie positive sulla lotta al coronavirus con la idrossiclorochina

(Foto da Pixabay)
Sommario in italiano. Dopo essere stato usata conto il coronavirus in Cina (con 20 studi su 100 persone in corso) e in Corea, ecco l’annuncio positivo dalla Francia del primo studio europeo sull’efficacia dell’idrossiclorochina detta anche clorochina. Il farmaco utilizzato da anni contro la malaria, nel trattamento dei pazienti affetti da infezione di Covid-19 sembra accendere una speranza per la cura immediata anche sui pazienti più gravi.

Coronavirus: une excellente nouvelle!

Cher(e) ami(e) de la Santé,
Quelle bonne nouvelle !

Des scientifiques français viennent de prouver l’efficacité de la chloroquine contre le coronavirus !
Le 3 mars dernier, il y a 2 semaines, je vous écrivais ceci:

Parmi les médicaments chimiques existants, la chloroquine est clairement le plus prometteur contre le coronavirus, pour plusieurs raisons:

Ce médicament anti-paludéen a montré une efficacité in vitro contre le coronavirus chinois[1] ;

Il a déjà fait l’objet d’études cliniques en Chine sur des patients atteints du coronavirus, dont les résultats prometteurs ont conduit les hautes autorités de santé chinoises à recommander officiellement ce médicament pour traiter le coronavirus[2] ;

Et il est plébiscité par le Pr Didier Raoult, spécialiste mondial des maladies infectieuses, qui fait confiance aux conclusions des virologues chinois et qui connaît très bien le potentiel anti-viral de ce médicament[3].

Il y a quelques jours, je vous annonçais que la Corée du Sud également avait d’excellents résultats contre le coronavirus, grâce à une forme de chloroquine (l’hydroxychloroquine) mêlée à du zinc.
Et ça y est, c’est confirmé par l’équipe du Pr Didier Raoult, à Marseille !

On lui doit une fière chandelle, car ce médicament n’intéressait pas du tout les autorités de santé, ni en France, ni à l’étranger.

La « communauté scientifique n’est pas convaincue », avait déclaré, méprisant, le directeur général de la Santé, Jérôme Salomon.

Pire: la France a lancé 4 études cliniques officielles récemment… mais a refusé de tester la chloroquine !

Nos « grands pontes » ont préféré tester 4 médicaments récents et hors de prix[4]… plutôt que la chloroquine, la molécule la plus prometteuse et la moins chère !

Pourquoi ? Pour des raisons de gros sous et de narcissisme.
Comme l’avait dit le Pr Raoult : « avec la chloroquine, on coupe l’herbe sous le pied de plein de gens qui rêvaient de décrocher le Prix Nobel pour avoir trouvé un nouveau médicament ou un nouveau vaccin ».

Mais le Pr Raoult a tenu bon et a réussi à tester la chloroquine de son côté, dans son laboratoire…
…et les résultats paraissent spectaculaires !

Au bout de six jours de traitement :

25 % seulement des patients traités étaient encore porteurs du virus,

contre 90 % chez ceux qui n’ont pas reçu le traitement !
Et quand on combine la chloroquine avec un antibiotique (l’azithromycine), l’efficacité est encore plus grande !

« C'est spectaculaire, a déclaré le Pr Raoult. La charge virale moyenne avec ce virus est normalement de 20 jours. Et tous les gens qui meurent à cause du corona ont encore le virus. Ne plus l'avoir, ça change le pronostic. »

Bref, c’est une excellente nouvelle…
…et figurez-vous que cette nouvelle est tombée pile au moment où j’étais en train de vous écrire une lettre intitulée « Coronavirus : 4 raisons de garder le moral ».

Ma quatrième raison, c’était précisément qu’il y avait des traitements prometteurs, comme la chloroquine.

Je n’espérais pas que l’actualité me donne raison aussi vite !

Mais il y avait aussi 3 autres raisons d’être optimistes, que je tiens tout de même à vous communiquer:

Raison numéro 1 : les non-fumeurs ont un risque de complications très faible
Le coronavirus est très contagieux, mais il ne fait pas les mêmes dégâts chez tout le monde.
Si vous êtes non-fumeur, vous avez 14 fois moins de risques de complications graves que si vous êtes fumeur.

C’est ce qu’a montré une étude publiée dans le Chinese Medical Journal[5].
Face au coronavirus, fumer est même deux fois plus dangereux que d’être une personne âgée !

Je ne dis pas ça de gaité de cœur : j’ai des fumeurs parmi mes proches.

Mais cela veut dire que vous n’avez aucune raison de paniquer si vous ne fumez pas.

Même si vous avez 80 ans, il n’y a pas de raison d’angoisser si vous êtes non-fumeur et que vous n’avez pas de maladie chronique.

Ce virus ne cause des dégâts que sur des organismes fragilisés.

Je comprends pourquoi les autorités et les médias ne le crient pas sur les toits : ils ne veulent pas démobiliser l’effort national.

Ils veulent que vous vous sentiez tous menacés à titre personnel, pour être sûr que vous respectiez les règles.

Je ne critique pas cela, car tout le monde doit faire des efforts, en ce moment.

Mais de mon côté, je sais que je m’adresse à des citoyens responsables, capables d’entendre la vérité sans se démobiliser.

Et puis n’oublions pas que l’angoisse aussi peut faire du mal : le stress et le manque de sommeil plombent le système immunitaire, et vous rendent plus vulnérable au coronavirus.
Voilà pourquoi il est important de mettre les choses en perspective.

Les médias vous parleront des « exceptions » : telle ou telle personne de 42 ans en réanimation, alors qu’elle était en pleine santé.

Mais on ne vous dira pas si cette personne « en pleine santé »:

était fumeuse ;

a fait l’erreur de prendre des anti-inflammatoires ou du paracétamol pour baisser sa fièvre ;

était en carence avérée de fer, vitamine D ou de zinc ;

ne quittait jamais son canapé, ou ne mangeait que des produits industriels.

Je ne dis pas cela pour « minimiser » ce genre de drame, et encore moins pour « juger ».
Ce que j’essaie de vous dire, c’est que vous avez toutes les raisons de rester serein si vous adoptez les bons gestes.

Le virus ne tue pas « au hasard ».

Même en Italie, où le système a été débordé :

Seules 2 personnes décédées sur 800 n’avaient pas de maladie chronique (vraisemblablement des fumeurs) ;

Les deux tiers avaient au moins 2 maladies ;

Et ils avaient 81 ans en moyenne[6].

Bien sûr, ces chiffres confirment qu’il faut se mobiliser pour protéger les personnes vulnérables.
Mais ils montrent aussi qu’il n’y a pas de raison de paniquer si on ne fume pas et qu’on n’a pas de maladie particulière, même si on est âgé !

Raison numéro 2
: ramené à la population entière, ce virus tue rarement
En apparence, le taux de mortalité du virus est élevé : entre 1 et 3 %, et jusqu’à 8 % en Italie !
Mais c’est parce qu’on ne teste que ceux qui arrivent à l’hôpital !

Or la plupart des gens qui attrapent le virus ont un simple rhume, ou même aucun symptôme.
Ils ne vont donc pas à l’hôpital, et ne sont jamais testés.
Il n’y a que sur le bateau de croisière Diamond Princess qu’on avait testé tout le monde.

Et on s’est rendu compte que la moitié des passagers testés « positifs » n’avaient strictement aucun symptôme !

Il y a donc beaucoup plus de personnes « contaminées » que de cas « officiels »
La preuve avec ce qui s’est passé en Islande.
Le gouvernement a fait un grand dépistage national.

Ils ont découvert que 1 % de la population était infecté, soit 3 600 personnes.
« La moitié est asymptomatique, l'autre moitié a un rhume normal » a précisé M. Gudnason, l’épidémiologiste en chef de l’Islande[7].

C’est intéressant parce qu’en Islande, le nombre de cas « officiel » est de 180.
Cela veut dire que le nombre de cas « réels » est au moins 20 fois supérieur au nombre de cas « confirmés ».

Personnellement, je pense même que c’est davantage (50 à 100 fois plus), car de nombreux Islandais ont dû être testés « négatifs » alors qu’ils avaient bien eu le virus, mais l’avaient déjà éliminé.
Pour la France, cela signifierait qu’il y a au moins 130 000 cas, plutôt que les 6 000 annoncés. Peut-être 500 000.

Cela peut paraître angoissant, mais c’est plutôt une bonne nouvelle.
Car cela veut dire que le taux de mortalité de ce virus est très faible : au moins 20 fois inférieur à ce qu’on dit.

Et cela veut dire que beaucoup de gens sont en train d’acquérir une immunité contre ce virus, ce qui va finir par faire barrière contre l’épidémie.

Raison numéro 3 : les « mesures barrières », ça marche !

Ce qui est très rassurant, également, c’est de voir que l’épidémie recule là où la « distanciation sociale » a été mise en œuvre.

Au Japon, l’épidémie est contenue depuis le départ.

Personne ne sait exactement pourquoi, mais je soupçonne que c’est lié au comportement des Japonais qui:

Ont l’habitude de mettre des masques à la moindre épidémie ;

Sont beaucoup moins « tactiles » que les Occidentaux ;

Et ont probablement adopté très vite la fameuse « distanciation sociale », de façon volontaire et disciplinée.

Quoi qu’il en soit, c’est la preuve que l’épidémie n’a rien d’une fatalité et que des mesures simples peuvent être mises en œuvre pour la combattre.

Même les chiffres venus d’Italie commencent à être rassurants, avec une stabilisation du nombre de nouveaux cas.

Dans le détail, regardez la différence entre:

La ville de Lodi (en vert) qui a imposé le confinement dès le 23 février…

Et la ville de Bergame (en rouge), qui a attendu le 8 mars :

Cela montre bien que les mesures « barrière » fonctionnent !

Et on devrait bientôt tirer les fruits du confinement en France et partout en Europe.

Quant à la Chine, c’est le cas le plus spectaculaire, de loin.
Je rappelle que la Chine est :

Le cœur du foyer de contamination (à Wuhan et Hubei) ;

Un pays gigantesque, avec 1,4 milliard d’habitants ;

Avec une pollution énorme, qui affaiblit les poumons ;

Avec un nombre de fumeurs impressionnant (la moitié des hommes fument !) ;

Et un système de santé moins développé que le nôtre.

Et bien sûr, la Chine n’a pas pu se « préparer », puisque c’était le premier pays à être touché de plein fouet.

Eh bien malgré tout cela, le nombre de nouveaux cas en Chine est ridiculement faible !
Voilà une bonne raison d’être optimiste pour la suite !

Et bien sûr, la 4ème raison d’être optimiste, c’est l’efficacité très prometteuse de la chloroquine!
Encore une fois, je ne dis pas cela pour vous démobiliser.

Continuez à appliquer soigneusement mon protocole naturel anti-coronavirus.

Continuez à respecter les mesures de confinement.

Mais vous pouvez vous détendre et souffler un bon coup : les nouvelles sont bonnes !

Bonne santé,
Xavier Bazin


La foto in apertura è di mattthewafflecat da Pixabay

giovedì 5 marzo 2020

Il libro. Incontri a Medjugorje, storia e testimonianze


Foto di Tóth László da Pixabay

Incontri a Medjugorje Storia e testimonianze
Con un inserto del prof. Gildo Spaziante sulla problematica delle guarigioni straordinarie


Kraljević, Cristina Maggioni, Edizioni Ugo Mursia, Milano, 1988

Tratto dalla quarta di copertina:

“Che cosa è realmente accaduto, che cosa accade - ininterrottamente da ben sette anni - in un villaggio dellʼErzegovina di cui nessuno, per secoli, aveva sentito parlare? Queste “apparizioni” costituiscono unʼallucinazione singolare o collettiva oppure sono manifestazioni dellʼocculto?

Sono addirittura frutto di una colossale e abilissima manipolazione spirituale oppure segno di una presenza soprannaturale che si rivolge affettuosamente a un gruppo di giovani e, per il loro tramite, a tutta lʼumanità? Come si pronunciano, su fatti che appaiono così misteriosi, le autorità ecclesiastiche, civili, i medici, gli scienziati, i cultori della parapsicologia, tutti chiamati in causa da ormai molti milioni di pellegrini che da ogni parte del mondo si recano in questi luoghi?

E un certo silenzio che starebbe calando sulla vicenda è indice di un prudente atteggiamento di riservatezza o è forse premonitore di una messa in sordina di tutto? Queste, e tante altre ancora le domande che il lettore si pone quando, con cadenza ricorrente, la stampa e la televisione portano notizia di questi avvenimenti, quanto meno straordinari. (...)

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Gli autori:

Svetozar Kraljević è un Padre francescano: il so resoconto sugli avvenimenti di Medjugorje è stato tradotto in diverse lingue (Fayard, Parigi; Franciscan Herald Press, Chicago).

Cristina Maggioni è medico, specializzata in Giencologia e Ostetricia, e ha conseguito il Dottorato in Psicologia presso lʼÉcole des Hautes Études di Parigi.

Gildo Spaziante è direttore sanitario degli Istituti Clinici di perfezionamento dellʼUniversità di Milano. “