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Da Pixabay |
La nozione del terreno - Strategia 2
Continua dal post "Dormire fa male al virus del Covid e bene a noi (L'esito della battaglia dipende anche dai nostri comportamenti)"
Il sistema immunitario è legato al cervello. È informato del nostro stato di buonumore, alcuni tipi di globuli bianchi hanno i recettori per le endorfine e sanno esattamente se siamo contenti o no.
Inoltre ci sono migliaia di messaggeri chimici e almeno 62 cellule diverse coinvolte nel sistema immunitario, ognuna che sente i minimi cambiamenti chimici e (ma in tempi diversi o in diverse localizzazioni) risponde spesso in modo differente allo stesso stimolo.
Gli organi dove viene fabbricata la risposta immunitaria (milza, midollo osseo e linfonodi) dove crescono le cellule immunitarie e si differenziano, sono innervati cioè controllati dal sistema nervoso involontario vegetativo, informati dell’ora del giorno e della notte e stimolati o frenati da quelle che chiamiamo la situazioni di stress attraverso anche un ormone da stress che è il cortisolo
Insomma è veramente un sistema complesso
Vi rinvio a un prossimo post su questo blog ma detto in parole semplici possiamo dire che la felicità migliora la risposta immunitaria.
Certo, la felicità di cui si parla non è la felicità magica dell’innamoramento raro o del giorno della vittoria della propria squadra o della laurea, per fortuna ci sono anche questi momenti magici ma la felicità è più un tono di fondo, di pace diremmo noi, di coerenza tra sé e gli altri e il mondo.
Immaginate di fare un respiro profondo e di sentirvi in pace con il creato e amati, che non c’è nulla che vi manca (come diceva santa Teresa “Dio mi basta”), oppure pensate a san Francesco quando parlava di perfetta letizia che comprendeva la sofferenza ma non si fermava su di essa )
Ecco questo stato migliora le difese immunitarie ed oggi si comincia studiare gli effetti che la meditazione, la preghiera e il canto corale religioso producono persino sul sistema immunitario.
C’è poi un modo semplice a disposizione di tutti: il movimento, fare sport, correre, saltare innalza il livello delle endorfine e ci rende meno vulnerabili alle infezioni
Infine c’è la nutrizione. “Siamo ciò che mangiamo”, dicevano gli antichi, ma cosa mangiare? Su un prossimo blog parleremo dei cibi raccomandati, ma anticipiamo che alcune vitamine sono essenziali, al punto che vengono raccomandate come la vitamina C e la vitamina D.
Poi resta il fatto che quel che mangiamo dipende dall’ora e non ha lo stesso effetto in momenti diversi.
E non dimentichiamo che quello che mangiamo viene gestito e preselezionato e reso inusabile, o al contrario messo in situazione da poter essere subito assimilato dal microbiota intestinale, cioè dai miliardi di esseri che abitano il nostro intestino, che decidono cosa vogliamo mangiare e persino del nostro umore. Non si tratta di ingurgitare scatole di fermenti lattici non ben identificati per salvare la situazione, ma occorre un lavoro di squadra tra il cibo fornito al momento giusto e i nostri commensali intestinali.
Nell’alimentazione la cosa peggiore sono i dolci ma chi di noi in un periodo di ansia (indotta dalla situazione di paura per le infezioni paura per i propri cari, tensioni, paura della situazione economica, paura per il lavoro…) non indulge a un cioccolatino, un bignè alla crema, una torta fatta in casa? Mai come durante il lockdown i dolci sono stati importanti… e poi, una sigaretta diventa difficile negarsela.
Insomma possiamo riprenderci in mano la nostra salute almeno in parte certo ma questa piccola parte rappresenta moltissimo in termini di salute.
Di questo i media parlano poco. Sembra che ci sia anche un programma di smantellamento delle nostre idee: non fare sport e non andare in montagna anche solo camminare nei boschi. Non ho ancor sentito una raccomandazione in questo senso, ma ho sentito tanto: non uscite di casa, non potete spostarvi. Ma se vivete in appartamento a Milano come fate a fare camminate senza spostarvi?
La sera bisognerebbe stare senza tv, smartphone, computer. Invece il coprifuoco costringe la gente a stare la sera in solitudine o con i familiari davanti a tv, computer, tablet, smartphone. Non ho sentito nessuno dire uscite a passeggiare sotto le stelle (“uscite la sera a contemplar le stelle”). Ammesso che le luci e lo smog urbano vi permettano di vederle. Mentre abbiamo sentito: non uscite dopo una certa ora!